Gestire il tuo bankroll nel poker
13 novembre 2025
Gestione del bankroll nel poker
Gestire il proprio bankroll è la base per durare nel poker.
Eppure, è un argomento che molti giocatori trascurano — almeno finché non si ritrovano broke.
Da quando ho iniziato a giocare a poker, è una domanda che mi viene posta continuamente.
Molti giocatori mi hanno già chiesto:
“Come gestisci il tuo bankroll da professionista?”
“Che consigli daresti per gestire un bankroll poker se si è giocatori amatoriali o semi-professionisti?”
È un argomento essenziale, ma spesso frainteso.
Con Pokmanager, il mio strumento di gestione del bankroll, ho potuto constatare quanto una gestione chiara e strutturata possa fare la differenza nel lungo periodo.
Ecco quindi la mia visione e alcuni punti di riferimento concreti per evitare gli errori più comuni.
In sintesi:
💰 Gioca solo con soldi che puoi permetterti di perdere
🎯 Mantieni un numero minimo di buy-in in base al tuo formato
🧠 Accetta la varianza e sii pronto a scendere di livello
🔒 Il tuo bankroll = il tuo ossigeno
1. Il tuo livello di gioco
Questo è il punto più importante: sei un giocatore vincente?
Se la risposta è no, non importa quanto sia buona la tua gestione del bankroll — prima o poi perderai tutto (a meno di una fortuna incredibile).
Ad esempio, se hai un ROI del -20% nei tornei, puoi essere il re della disciplina, ma il tuo bankroll finirà comunque a zero.
Tuttavia, anche un giocatore perdente può limitare i danni fissando dei limiti chiari:
💸 Limite di perdite (es: massimo 100 € per serata)
🎯 Limite di volume (es: massimo 10 tornei per sessione)
💰 Limite di buy-in (es: solo tornei sotto i 50 €)
Questi paletti ti aiuteranno a mantenere il controllo ed evitare sessioni disastrose.
2. Il tuo profilo di giocatore
Prima di tutto, chiediti:
Qual è il mio status nel poker?
Sono un giocatore ricreativo, semi-pro o professionista?
L’approccio varia completamente in base al tuo profilo:
➡️ Se sei un professionista
Il tuo bankroll è la tua barra della vita.
Se scende a zero, è finita: niente più poker, niente più entrate.
Devi quindi proteggerlo come un tesoro.
➡️ Se sei un giocatore ricreativo
Hai un lavoro stabile, quindi un reddito regolare.
Il tuo bankroll poker è solo un budget per il tempo libero.
Puoi giocare con più libertà, ma imposta un limite mensile di deposito per evitare eccessi.
Il poker resta un gioco, ma senza regole chiare, il rischio di dipendenza è reale.
➡️ Se sei un semi-pro
Ti trovi nella zona grigia. Hai un lavoro, ma prendi il poker seriamente.
Chiediti:
- Se perdo tutto il mio bankroll, posso ricaricare senza problemi economici?
- Sono disposto a reinvestire regolarmente una parte delle mie vincite?
La tua gestione deve trovare un equilibrio tra sicurezza e ambizione.
3. Quanti buy-in bisogna avere?
Il numero di buy-in necessari dipende dal formato che giochi e dal tuo ROI (ritorno sull’investimento).
Più il tuo ROI è basso o il tuo volume di gioco è limitato, più la tua gestione deve essere prudente.
Al contrario, un giocatore vincente e regolare può permettersi un approccio più aggressivo.
Ecco alcuni riferimenti:
- Cash game: da 20 a 100 buy-in, a seconda del profilo.
- Tornei (MTT): a causa dell’alta varianza, punta a centinaia di buy-in, anche fino a 1000 per i professionisti più prudenti.
- Spin & Go / Expressos: varianza estrema → da 500 a 1000 buy-in prima di salire di livello.
👉 Questi numeri non sono regole fisse.
Tutto dipende dal volume di gioco, dalla tua tolleranza al rischio e soprattutto dalla tua capacità di scendere di livello in caso di downswing.
Esempio:
- Un giocatore con un ROI del 15% nei tornei low stakes può accontentarsi di 300–400 buy-in.
- Un giocatore con ROI del 5% o con poco volume dovrebbe mirare a 700–1000 buy-in per affrontare la varianza senza stress.
Con Pokmanager, puoi monitorare i tuoi buy-in, il tuo ROI e la curva del bankroll in tempo reale, per capire se la tua gestione è adatta al tuo profilo e ai tuoi obiettivi.
4. Il tuo formato di gioco
Il formato che giochi influisce direttamente sulla gestione del bankroll. Ogni tipo di poker ha la sua varianza:
- MTT (tornei): varianza enorme → gestione molto conservativa
- Cash game: varianza più bassa, ma con oscillazioni rapide
- Expressos: varianza estrema nel breve termine, ma più regolare nel lungo
Se il tuo obiettivo è costruire un bankroll solido, privilegia i formati con una varianza più controllabile.
5. Il tuo mental game
La gestione del bankroll non riguarda solo i numeri, ma anche la testa.
Sei in grado di:
- Non tiltare dopo aver perso un 80/20 a 8 left di un grosso torneo?
- Non lanciare expressos in tilt dopo un bluff fallito al river?
- Scendere di livello dopo un brutto periodo?
Se la risposta è no, la tua gestione dovrà essere più prudente.
Il mental game è l’ammortizzatore del tuo bankroll.
Più sei soggetto al tilt, più la tua gestione deve essere “nit”.
6. La varianza
La varianza fa parte integrante del poker, soprattutto nei tornei.
Anche i migliori possono attraversare periodi di centinaia di tornei senza risultati.
La tua gestione deve tener conto di:
- Il tuo ROI stimato
- I limiti che giochi (più alti = livello medio più alto)
- Il numero di giocatori per torneo (più sono, maggiore è la varianza)
Per visualizzare l’impatto della varianza, consiglio Primedope, un sito che permette di simulare la varianza e comprendere meglio le differenze tra due giocatori dello stesso livello.
👉 Transizione:
Ora che hai capito l’importanza della varianza, parliamo degli errori da evitare se vuoi far durare il tuo bankroll.
7. Errori classici da evitare
Molti giocatori conoscono la teoria… ma cadono sempre nelle stesse trappole:
❌ Salire troppo in fretta di livello dopo una grossa vincita
❌ Giocare in tilt dopo un periodo negativo
❌ Confondere la fortuna a breve termine con il vero livello di gioco
❌ Non scendere mai di livello “per orgoglio”
Evitarli significa già avere una gestione migliore dell’80% dei giocatori.
8. Conclusione e consigli
Non esiste una verità assoluta sulla gestione del bankroll.
Tutto dipende dal tuo profilo, dai tuoi obiettivi e dalla tua tolleranza al rischio.
Personalmente, ho sempre adottato un approccio molto conservativo:
👉 più di 1000 buy-in per i tornei che giocavo.
È estremo, ma mi ha permesso di evitare stress, restare concentrato e, soprattutto… di non essere mai broke.
Se sei disposto a scendere di livello nei momenti difficili, puoi adottare una gestione più aggressiva.
Altrimenti, meglio essere troppo nit che rovinato.
9. E adesso?
Prenditi 10 minuti questa sera per riflettere sulla tua gestione attuale.
Chiediti:
La mia gestione del bankroll corrisponde davvero ai miei obiettivi pokeristici?
Se la risposta è no, è ora di strutturare il tuo approccio seriamente.
E se vuoi monitorare l’evoluzione del tuo bankroll in modo chiaro e automatico, è proprio per questo che ho creato Pokmanager 😉
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